Sutri

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Sutri affreschi chiesa rupestre

domenica 12 maggio 2024

2024 Malmantile anello verso la val di Pesa CAI 744


MALMANTILE anello verso la val di Pesa CAI 744
11 maggio 2024
Questo percorso è stato fatto nel 2023  APRI LE FOTO 

PERCORSO
Malmantile piazza Piave  - via delle Macine - via di Gello - Guadi - via Gavignano - via Piandaccoli  tabernacolo - via Vecchia Pisana. 

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la SGC FI PI LI si esce a Lasta a Signa si prosegue fino all'incrocio con il bivio a destra per la Stazione FS e arrivati alle Quattro Strade si gira a destra in direzione di Malmantile dove è possibile parcheggiare l'auto in Piazza Piave.

DESCRIZIONE presa dal sito ufficiale del CAI di Firenze
Il piccolo borgo di Malmantile possiede uno degli esempi meglio conservati di cinta urbana medievale in Toscana.

Fu essenzialmente un centro militare posto lungo la Via “Vecchia Pisana”, l’antica e importante strada che congiungeva Firenze a Pisa. Successivamente diventò centro abitato. Una leggenda racconta l’episodio da cui prende il nome il paese. Nel IV° secolo, il vescovo di Milano Sant’Ambrogio, in viaggio verso il centro Italia, incontrò il vescovo di Firenze San Zanobi, presso una villa della zona.  I due vi restarono alcuni giorni, ma alla partenza Sant’Ambrogio non  soddisfatto dell’accoglienza ricevuta, inveì contro il proprietario della villa con le parole “Mala mantilia!”, cioè ‘cattiva tovaglia’ , per estensione luogo dove manca una buona accoglienza. La cerchia muraria, che pare sia stata supervisionata da Filippo Brunelleschi, risale al 1400 ed è uno dei primi esempi di cinta munita di apparato difensivo sporgente. In seguito fu la tipologia più usata in Toscana. Le mura hanno la lunghezza di 125 per 70 metri e formano un rettangolo orientato con i lati più lunghi a nord-ovest e sud-est, al centro dei lati corti si aprono le due porte unite dall’unico asse viario, da nord-est a sud-ovest. Le due caratteristiche porte, ancora visibili, sono entrambe con arco a tutto sesto, tipiche del periodo.

Il percorso inizia dalla piazza Piave, nel centro di Malmantile (175 m) con fermata mezzi pubblici. Entrati sulla via vecchia Pisana voltando a destra in discesa, si attraversa il centro abitato  e si prosegue tra le abitazioni fino a via delle Macine, dove si volta a sinistra. Si continua fino a trovare a sinistra, una strada con un evidente torretta telefonica con il supporto rosso. Voltiamo a sinistra costeggiando un impianto industriale sulla destra. La strada diventa bianca e in discesa si raggiunge il fondo della piccola vallata che si attraversa risalendola dalla parte opposta fino a immettersi su un’altra strada bianca, via di Gello. Voltiamo a destra. La strada percorre un ampio crinale, dove si aprono grandi panorami. Si segue la strada bianca fino a raggiungere un gruppo di abitazioni. dove troviamo un bivio ma noi restiamo sulla sinistra rimanendo sul crinale. La strada bianca termina nei pressi di un parcheggio nei pressi di alcune abitazioni. Il percorso continua diventando strada poderale e poi sentiero vero e proprio. Si lasciano le coltivazioni con le olivete e i campi seminativi ed entriamo nel bosco a macchia mediterranea con querce, ginestre e lecci. Il fondo del sentiero è a ciottoli, testimoni di un lontano periodo geologico quando questa zona era il letto di un antico fiume, l’attuale Pesa. Si segue il sentiero che compie una svolta a sinistra e poi a destra. Attenzione a evitare le diverse tracce presenti seguendo con attenzione la segnaletica bianco rossa.  Il sentiero arriva finalmente in fondo alla piccola valle e, dove il sentiero volta a sinistra sulla destra fra la vegetazione incolta, si può ancora intravedere i resti di un vecchio mulino per la macinazione dei cereali. Un segno inoltre della presenza significativa di acqua.  Nei pressi si trova il Borro di Gello che confluisce nel Borro del Lago. Il fondovalle è particolarmente ombroso e fresco d’estate, immerso com’è tra i lecci e la vegetazione spontanea. Si segue sempre il sentiero nel fondovalle lasciando alcune tracce sulla sinistra. Attraversiamo alcuni piccoli guadi e continuiamo immersi nel bosco. Il sentiero si trasforma in strada bianca poiché serve un’abitazione che lasciamo in alto a destra. Lungo la strada troviamo i paletti gialli del metanodotto. Dopo circa 300 metri dal bivio per l’abitazione, c’è una traccia con segnavia che sale a destra. Continuando si raggiungerebbe la Strada SP 12 che collega Montelupo a Ginestra. Prendiamo il sentiero che sale per poco restando a mezza costa sopra la valle della Pesa. I rumori della strada sottostante e della non lontana Superstrada FiPiLi, lentamente si attenuano. Sopra di noi le linee dell’alta tensione. Seguiamo ancora il sentiero e in corrispondenza di un impluvio, troviamo sulla destra un sentiero dove voltiamo.  Con una moderata salita si attraversa un’oliveta e si raggiunge poi una zona di macchia bassa. Passando nuovamente sotto la linea elettrica dell’alta tensione, seguiamo il sentiero con i segnavia bianco rossi, fino a raggiungere la sommità della collina dove termina la vegetazione bassa. Teniamo la sinistra e per traccia che costeggia sulla destra una vigna in coltivata, si raggiunge un piccolo gruppo di case con un agriturismo. Passiamo intorno seguendo la strada bianca, via Gavignano, che si innesta su via di Piandaccoli in corrispondenza di un piccolo tabernacolo. Seguiamo la strada che dopo qualche centinaio di metri termina sulla via Vecchia Pisana. Un caratteristico tabernacolo azzurro segna il bivio. Voltiamo a destra e facendo attenzione al traffico veicolare, percorriamo la strada per circa un chilometro e mezzo raggiungendo la piazza Piave da dove siamo partiti.


CARTA:
ORE CAMMINO: 3       KM: 8,9
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m.142        ALTITUDINE MASSIMA:  m.176      ALTITUDINE MINIMA: m.44

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sabato 20 aprile 2024

Gaiole anello dei Castelli

 


GAIOLE in CHIANTI anello dei castelli 3
17 aprile 2024

PERCORSO
Gaiole in Chianti - Barbischio - Castagnoli - Meleto - Gaiole

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
La più comoda è prendere A1 direzione sud e uscire a Valdarno, continuare su SP408 fino a Gaiole in Chianti

DESCRIZIONE
A Gaiole parcheggiamo l'auto al posteggio pubblico dietro la chiesa di San Sigismondo e iniziamo a camminare in via Guglielmo Marconi che prosegue con la strada comunale 6 in direzione di Barbischio. Il tratto è su strada asfaltata. Percorsi  km.2,9 prima in piano poi in salita arriviamo al piccolo ma bellissimo borgo Barbischio [wp01], ammiriamo la sua bella Torre medioevale e proseguiamo su strada bianca a destra. Dopo circa 650 m arriviamo a un tabernacolo con panorama [wp02 km 3,5]. Proseguiamo e poco dopo dobbiamo lasciare la strada bianca e scendere a destra su sentiero in discesa [wp03 km 3,7]. Il sentiero offre panorami molto belli, percorriamo altri m 900 e incontriamo un bivio, noi continuiamo dritto [wp04 km 4,6]. Proseguiamo per altri m 900 e arriviamo in discesa fino al Borro della Nunziatura [km5,5], poi in salita percorriamo circa m 950 e arriviamo sulla SP73 in località Castagnoli [wp05 km 6,4] e la prendiamo a destra in direzione di Gaiole. Delle panchine ci invogliano a fare la pausa pranzo. Da questo punto più fattori ci hanno costretto a continuare tutto su strada asfalto fino a Gaiole [km 11,9], ma il vero percorso ci mandava a visitare i Castelli . In fondo alla descrizione ho messo le due tracce, con e senza deviazioni. Il consiglio ovviamente è di seguire la traccia originale con le deviazioni, evitando l'asfalto e passando dal Castello di Meleto e la Pieve di Santa Maria a Spaltenna.

CARTA:
ORE CAMMINO:  5      KM: 11,9
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 309      ALTITUDINE MASSIMA: m 536       ALTITUDINE MINIMA: m 326


senza deviazioni

originale con deviazioni 


giovedì 4 aprile 2024

Mercatale Valdarno anello Torre di Galatrona

 




MERCATALE VALDARNO TORRE di GALATRONA
3 aprile 2024

PERCORSO
Cimitero di Mercatale - Petrolo - Torre di Galatrona - Poggio del Fattore - San Leolino - SP16 -  Cimitero.

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Per le indicazioni del navigatore dobbiamo mettere "Mercatale Cimitero" oppure "Torre di Galatrona", in questo caso ovviamente vi fermate al cimitero.
Si prende l'autostrada A1 direzione sud, si esce a Valdarno e si prosegue per Mercatale Valdarno lo si aggira con la SP16 e all'altezza della  via Fratelli Cervi si gira a destra per il Cimitero dove lasciamo l'auto.

DESCRIZIONE
Dal cimitero iniziamo subito a salire con pendenza regolare, che dopo poco continua con pendenze più importanti fino alla Torre di Galatrona s.l.m.500 circa. Noi l'abbiamo trovata chiusa, è aperta solo il sabato dalle 15:00 alle 19:00 e la domenica dalle ore 10:00 - 12:00 e 15:00 - 19:00 tel. 3396749080 Amici del Torrione.
Proseguiamo ora su strada bianca con alcuni sali scendi ma prevalentemente in discesa fino a Poggio del Fattore. Iniziamo a scendere sul borgo fortificato di  San Leolino per poi proseguire sempre in discesa fino al cimitero di San Leolino. Da questo punto c'è la possibilità di allungare il tragitto andando a destra per poi ritornare dopo aver fatto un anello, sulla strada provinciale. Noi abbiamo continuato dritto accorciando il percorso. Dopo aver passato la Locanda Casariccio proseguiamo fino ad arrivare alla SP16 che imbocchiamo a sinistra per arrivare fino al cimitero di Mercatale. Questo tratto asfaltato è molto trafficato, si può evitare camminando sulla sinistra della strada, per vigne, dove possibile.


CARTA
ORE CAMMINO: 3,30       KM:8,5
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 250      ALTITUDINE MASSIMA: m 474       ALTITUDINE MINIMA: 269 m







giovedì 21 marzo 2024

Asciano Pisano la via degli Acquedotti


ASCIANO PISANO VIA DEGLI ACQUEDOTTI
20 marzo 2024 

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza da Firenze
Si prende la FI PI LI al bivio Pisa Livorno si prende per Pisa e si esce a Pisa Nord Est poi seguire le indicazioni di Google Maps fino ad Asciano Pisano.

DESCRIZIONE
Arrivati ad Asciano lasciamo l'auto alla chiesa dei Santi Giovanbattista e Rocco oppure in Piazza delle Lavandaie [km.0]. Si prosegue a piedi percorrendo via P. Baracchini Asciano e a un bivio si prende a sinistra via Martiri della Liberta che seguiamo fino a trovare una piccola strada a sinistra [wp1] località Palamidessi , che seguiamo per pochi metri fino a trovare a destra un piccolo varco sotto strada [wp2] , bisogna fare attenzione perché non si vede bene. Se uno va avanti trova un fondo chiuso quindi deve tornare indietro fino al [wp2]. Proseguiamo per traccia fra olivi e orti abbandonati fino ad arrivare a uno slargo con un casolare dove proseguiamo a sinistra per un sentiero disagevole e in salita, fino a un bivio di due strade bianche, noi prendiamo quella a sinistra e la seguiamo per circa km.2 dove troviamo un trivio di strade [km.3,1]. Giriamo a sinistra [wp3] e proseguiamo fino a un bivio a sinistra che ci porta a Cima Sughereta [panorama]. Torniamo indietro fino al bivio e proseguiamo dritti per circa m. 950 dove  a destra ci attende un sentiero in forte salita [wp4], che seguiamo per m.1400 fino alla Foce Pennecchio [wp5] [km.6]. Da qui si gira sul sentiero a destra  lo seguiamo in discesa, con dei tornanti iniziali per poi proseguire fino a trovare un tavolo dei cacciatori [wp6], ottimo per la pausa panino [km 6,8]. Dal Tavolo si prosegue per m 2200 aggirando il Terminetto Alto e continuando fino al bivio con il [wp3] [km.9]. Da qui per la solita traccia di andata si ritorna al punto di partenza [km.12,3].

CARTA:
ORE CAMMINO:  6 con pause      KM: 12,3
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 555       ALTITUDINE MASSIMA: m 506       ALTITUDINE MINIMA: m 17




TRACCIATO IN 3D

lunedì 18 marzo 2024

2024 Traversata Montepiano Boccadirio Roncobilaccio

 

                
                        Lago Tavianella

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17 MARZO 2024 CON IL CAI DI SCANDICCI
TRAVERSATA MONTEPIANO BOCCADIRIO RONCOBILACCIO

DESCRIZIONE del percorso presa dalla locandina CAI 

Montepiano è una frazione del comune italiano sparso di Vernio in provincia di Prato. Si trova su un valico appenninico a 700 m sul livello del mare, uno dei più bassi del tratto tosco-emiliano, prende il nome dalla valle pianeggiante formata dal torrente Setta, ed ebbe il suo primo sviluppo con la nascita, attorno all'XI secolo dell'Abbazia di Santa Maria, un po' appartata rispetto alla moderna strada statale, lungo la quale si sviluppò il borgo settecentesco. La località ebbe poi uno sviluppo turistico come località climatica dal tardo Ottocento, come attestano ancora ville e alcuni alberghi d'epoca, seppur la maggior parte oggi siano chiusi. 
Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio o semplicemente santuario di Boccadirio - è un santuario mariano dell'Emilia-Romagna. È situato in frazione Baragazza, nel comune di Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna. Sede di pellegrinaggi è per importanza il secondo santuario della diocesi bolognese, dopo il santuario della Madonna di San Luca, a Bologna. 
Roncobilaccio è una frazione del comune di Castiglione dei Pepoli (da cui dista circa otto chilometri), sull'Appennino tosco-emiliano, in provincia di Bologna. Sede di un casello dell'Autostrada del Sole, è posta in prossimità del confine con la Toscana (passo della Futa) ed è equidistante dai Comuni di Prato e Bologna. Le origini di Roncobilaccio sono racchiuse nel suo stesso nome. La prima parte, ronco, deriva dal verbo latino runcare, divenuto poi roncare, comune in molti dialetti e nei nomi di luogo dell'Italia settentrionale e centrale, con riferimento a "luogo disboscato", e quindi terreno coltivato, o anche pascolo. La seconda parte, bilaccio, deriva con ogni probabilità dal termine villaggio, piccolo agglomerato di case. In altre parole, Roncobilaccio nascerebbe quale avamposto di agricoltori o boscaioli che strapparono alcune terre al bosco per il sostentamento proprio e delle famiglie.

PERCORSO Partiremo dall’abitato di Montepiano (700 m) dove, imboccheremo il sentiero 431, che fa parte della Via della Lana e della Seta. Utilizzando una comoda strada forestale, dopo una piccola deviazione per osservare una vecchia burraia abbandonata, arriveremo a Casa Tronale, da qui dopo una serie di ripide salite arriveremo sulla vetta del Monte Tronale (1134 m). Da qui, seguendo prima il sentiero 429 e poi il sentiero 427 raggiungeremo il Lago di Tavianella, piccolo invaso artificiale che ha come unico immissario ed emissario il rio delle Mesole. Dopo aver ammirato questo piccolo laghetto ripartiremo alla volta dell’abitato di Case Monte Tavianella, dove prenderemo il sentiero 017 che ci porterà fino al Santuario Beata Vergine delle Grazie Madonna di Boccadirio (719 m). Dopo una visita al Santuario, seguendo un tratto di strada in discesa arriveremo al paese di Roncobilaccio (560 m) dove riprenderemo il pullman verso casa.

CARTA:
ORE CAMMINO: 5        KM: 15,6
DIFFICOLTA: E
DISLIVELLO: m 574       ALTITUDINE MASSIMA: m 1126       ALTITUDINE MINIMA: m 542




PERCORSO IN 3D